(anche nota come mal d’auto, di mare, di treno o d’aria), implica una serie di sintomi, in particolare la nausea, causati dal movimento durante il viaggio.
Mentre si viaggia si può avvertire nausea e capogiri, avere sudori freddi e andare in iperventilazione.
I medici basano la diagnosi sui sintomi e sulle situazioni in cui si verificano.
Metodi per evitare la chinetosi: tenere lo sguardo e la testa il più possibile fermi, prendere una boccata d’aria fresca, non leggere, fumare o bere bevande alcoliche prima di un viaggio, e talvolta assumere farmaci per bocca o attraverso un cerotto.
Mangiare cracker o sorseggiare ginger ale può contribuire ad alleviare la nausea, tuttavia, una volta che sia insorto il vomito possono rendersi necessari farmaci quali l’ondansetron o il granisetron.
La chinetosi si verifica se le parti dell’orecchio interno che sottendono al controllo dell’equilibrio (compresi i canali semicircolari) vengono stimolate troppo, come succede durante il movimento eccessivo. La chinetosi si verifica anche quando il cervello riceve informazioni contraddittorie dai suoi sensori del movimento, rappresentati dagli occhi, dai canali semicircolari e dai sensori muscolari (terminazioni nervose nei muscoli e nelle articolazioni che forniscono le informazioni relative alla posizione del corpo). Ad esempio, la chinetosi si presenta solitamente nei viaggi in nave, a causa del rollio e dondolio mentre si guarda qualcosa che non si muove, come una parete. In tal caso, i movimenti dell’imbarcazione non corrispondono alla mancanza di movimento della parete.
Il cervello può ricevere informazioni contraddittorie anche quando una persona vede qualcosa che si muove eccessivamente mentre lei è ferma, ad esempio quando si guarda un film girato con una videocamera che si agita, o si gioca a un videogame. La chinetosi può anche manifestarsi in auto o in un altro veicolo, nei parchi giochi o sulle giostre di un luna park. Anche gli astronauti possono soffrirne.
Alcuni soggetti sono più predisposti di altri. La condizione è più frequente fra le donne e i bambini dai 2 ai 12 anni, oltre che in persone con tendenza all’emicrania, affette da labirintite (un disturbo che interessa l’orecchio interno) e nelle donne che sono in gravidanza o utilizzano contraccettivi orali. Paura, ansia e scarsa ossigenazione aumentano le probabilità di essere affetti da chinetosi. Anche fattori genetici possono aumentare la sensibilità alla chinetosi.
L’esordio dei sintomi è relativamente improvviso. I sintomi classici sono la nausea, il vomito e una vaga sensazione di malessere addominale. Inoltre, possono manifestarsi pallore e sudorazione fredda, nonché capogiri, cefalea e affaticamento, e possono svilupparsi sonnolenza o incapacità di concentrazione. Altri sintomi possono comprendere (spesso come preludio al vomito) aumento della salivazione, eccessiva deglutizione di aria (aerofagia) e respiro rapido e profondo (iperventilazione). L’iperventilazione può provocare uno svenimento.
Nausea e vomito causano debolezza. Il vomito protratto può determinare un calo della pressione arteriosa e disidratazione. Tuttavia, i sintomi tendono a scomparire gradualmente una volta cessato il movimento o abbandonato il mezzo di trasporto. Inoltre, i soggetti che intraprendono lunghi viaggi, come quelli in nave, solitamente si adattano al moto (grazie agli stabilizzatori impiegati nelle imbarcazioni moderne per minimizzare il movimento) e si riprendono gradualmente.
Valutazione medica
La chinetosi è diagnosticata sulla base della descrizione dei sintomi e delle circostanze nelle quali si verificano.
Prevenzione e misure di trattamento non farmacologiche
Farmaci preventivi (quali la scopolamina e gli antistaminici)
Farmaci antiemetici (quali l’ondansetron o il granisetron)
Le misure volte a ridurre la percezione del movimento comprendono:
Mantenere lo sguardo fisso su un oggetto distante (ad esempio, guardare l’orizzonte quando si è su un’imbarcazione)
Scegliere un posto in cui si sente meno il movimento (come i sedili anteriori di un’auto, i sedili sulle ali in un aereo, le cabine di prua/centrali o il ponte superiore in una nave)
Tenere testa e corpo il più possibile fermi
Sedere nella direzione di marcia e in posizione reclinata
Non leggere
Dormire
Le misure volte a ridurre la suscettibilità alla chinetosi includono:
Prendere aria aprendo un finestrino, una valvola d’aria o andare sul ponte della nave
Non assumere bevande alcoliche (che possono aggravare la nausea)
Mangiare piccole quantità di cibi leggeri, magri contenenti amido ed evitare quelli con sapori e odori forti
Evitare cibi e bevande durante viaggi aerei di breve durata, specie se su aerei di piccole dimensioni
Evitare di fumare, se possibile
Prima di un viaggio, i soggetti tendenti alla chinetosi possono chiedere al medico di consigliare un farmaco da banco che possa contribuire a prevenire il disturbo. Questi farmaci devono essere assunti prima dell’insorgere della chinetosi, poiché tendono ad essere meno efficaci una volta che i sintomi si manifestano. I più comuni sono: scopolamina (in forma di cerotto o compresse), ciclizina, dimenidrinato, difenidramina, meclizina e prometazina (talvolta associata a caffeina). Tutti questi farmaci possono causare sonnolenza. Poiché possono causare agitazione nei neonati e nei bambini molto piccoli, non devono essere somministrati a questi piccoli pazienti fuori dal controllo medico. Durante lo svolgimento di attività che richiedono attenzione o concentrazione (come la guida) non si devono assumere farmaci contro le chinetosi. Inoltre, questi farmaci non devono essere assunti insieme ad alcol, sonniferi, sedativi o altri farmaci che inducono sonnolenza e riducono l’attenzione.
Se si manifesta la chinetosi, assumere solo cibi leggeri (come i cracker naturali) e bevande gassate (come il ginger ale) può impedire il peggioramento dei sintomi. In caso di vomito, si può somministrare un farmaco antiemetico, come ondansetron o granisetron, talvolta in iniezioni o come cerotto cutaneo.
Una strategia utile per trattare la chinetosi è l’adattamento. Più si viene esposti allo stimolo che causa la chinetosi, minori sono le probabilità che lo stimolo causi una reazione. Tuttavia, la reazione è specifica allo stimolo, così una persona che si abitua al movimento di una grossa nave può sempre soffrirne in una piccola.
Esistono anche terapie alternative, come indossare polsini che applicano un’agopressione o una stimolazione elettrica, oppure prendere dello zenzero per trattare o prevenire la chinetosi. L’efficacia di tali terapie non è mai stata verificata, tuttavia, alcune persone le trovano utili.