Morsi o altri meccanismi possono provocare tagli o strappi nei tessuti (lacerazioni), abrasioni e ferite da puntura. Le ferite non provocate da morsi, se pulite e di dimensioni relativamente piccole, di solito guariscono rapidamente senza problemi. Tuttavia, alcune ferite possono causare gravi perdite di sangue.
In alcuni casi, possono essere interessate le strutture più profonde, come nervi, tendini o vasi sanguigni. Altre ferite possono infettarsi. Inoltre, un corpo estraneo (come una scheggia, del vetro o un frammento di tessuto) può rimanere nascosto in una ferita causando più avanti dei problemi, come un’infezione.
Le ferite cutanee superficiali raramente sanguinano in modo abbondante, e anzi spesso il sanguinamento si ferma da solo. Le ferite della mano e del cuoio capelluto, come quelle che coinvolgono le arterie e le grandi vene, spesso sanguinano abbondantemente.
Anche i tagli superficiali del cuoio capelluto o sulla punta delle dita possono sanguinare abbondantemente.
Quando la ferita è contaminata da sporcizia e batteri si può sviluppare un’infezione. Sebbene qualsiasi ferita possa infettarsi, l’infezione si può sviluppare soprattutto nelle escoriazioni profonde, che spingono sporcizia nella cute, e nelle ferite da punta (specie quelle da morsi animali o umani), che introducono i contaminanti in profondità. Anche le ferite che contengono corpi estranei tendono a infettarsi. Quanto più a lungo la lesione resta contaminata, più è probabile lo sviluppo di un’infezione.
Le ferite possono essere dolorose all’inizio, ma di solito il dolore migliora dopo il primo giorno. Se il taglio interessa un nervo o un tendine, la persona interessata può non essere in grado di muovere completamente la parte lesa. Alcune lesioni nervose causano debolezza o paralisi, perdita della sensibilità o torpore. Se un corpo estraneo rimane all’interno di una ferita da punta, di solito la parte della lesione adiacente al corpo estraneo è dolente al tatto.
Il dolore che peggiora dopo uno o più giorni è spesso il primo segno di infezione. In fase tardiva, una ferita infetta appare arrossata e tumefatta e può drenare pus. Si può sviluppare febbre.
Le infezioni cutanee necrotizzanti sono infezioni rapidamente progressive che possono verificarsi anche dopo una ferita minima della pelle e mettono a rischio la vita e gli arti interessati.
Il primo passo nel trattare un taglio consiste nell’interrompere il sanguinamento. Un’emorragia visibile quasi sempre si può arrestare comprimendo con forza l’area emorragica con un dito o una mano per almeno 5 minuti. Quando possibile, l’area emorragica deve essere posta sopra il livello del cuore. I lacci vengono utilizzati solo per lesioni gravi (come le ferite da combattimento), perché bloccano il flusso ematico che decorre verso una parte del corpo privandolo dell’ossigeno.
Per prevenire l’infezione, devono essere rimosse sporcizia e particelle e la ferita deve essere lavata. Bisogna rimuovere le particelle grandi e visibili. Le particelle più piccole e la sporcizia non visibile devono essere rimosse con un sapone neutro e acqua di rubinetto. La sporcizia e le particelle che rimangono dopo il lavaggio spesso possono essere rimosse con un getto d’acqua calda più forte. È sconsigliato l’uso di agenti più aggressivi come alcol, iodio e perossido, in quanto queste soluzioni possono danneggiare i tessuti, compromettendone la capacità di guarire.
In caso di escoriazioni profonde, è utile pulire sfregando con forza. Se la lesione appare di piccole dimensioni, può essere coperta con cerotti disponibili in commercio. Se la ferita è profonda o grande, può essere necessario applicare dei punti di sutura. Dopo la pulizia e, se necessaria, la sutura della ferita, si applicano una pomata antibiotica e un bendaggio.
L’assistenza medica è necessaria nei seguenti casi:
Se il taglio è superiore a 0,75 cm, è localizzato sul viso, sembra profondo o evidenzia margini separati
Se il sanguinamento non si ferma da solo o nel giro di diversi minuti dopo aver applicato pressione
Se vi sono sintomi di interessamento di nervi o tendini, come perdita della sensibilità o del movimento o torpore
Se un’escoriazione è profonda o presenta sporcizia e particelle difficili da rimuovere
Se si tratta di una ferita da punta, specie se è probabile la presenza di corpi estranei nella ferita
Se la persona non ha ricevuto una vaccinazione antitetanica nei precedenti 5 anni
Tutte le ferite, sia trattate a domicilio sia da specialisti, devono essere tenute sotto osservazione per i sintomi d’infezione che possono manifestarsi giorni dopo il trattamento. Se compaiono segni d’infezione, si deve richiedere assistenza medica entro alcune ore.
La maggior parte delle ferite piccole guarisce nel giro di pochi giorni.