Pesci lima (Monacantidi)
I Monacantidi sono riconoscibili dal caratteristico muso allungato, simile ad un rostro, e dal corpo vagamente romboidale e allungato. Sulla testa è presente una spina erettile, che il pesce può far scattare e bloccare, usata probabilmente a scopo difensivo ed intimidatorio. Non possiede pinne ventrali, ma due spine, collegate al ventre da un lembo di pelle.
La pinna anale e quella dorsale sono lunghe, opposte e speculari. La coda è forte, a delta.
La livrea varia secondo la specie, da colorazioni mimetiche a molto visibili, con macchie, strisce e zebrature. Le dimensioni variano da pochi centimetri a 1 metro (Aluterus scriptus)
Pesci balestra (Balistidi)
I pesci balestra hanno forma ovoidale, fortemente compressa ai lati: la testa è lunga oltre 1/3 dell'intero corpo. Gli occhi sono prominenti, la bocca è munita di un robusto becco munito di denti taglienti. Le pinne pettorali sono piccole ma robuste, manca la coppia delle ventrali, la dorsale e l'anale sono poste specularmente e indietreggiate, vicine alla coda. Sul dorso è presente inoltre una pinna particolare, formata da 3 raggi spinosi, il primo dei quali è erettile e munito di una sorta di blocco di sicurezza.
Questo congegno anatomico permette ai pesci balestra di sfuggire ai predatori, resistendo incastrati tra le rocce in caso di pericolo oppure diventando troppo grossi in bocca per venire ingoiati.
I pesci balestra sono facilmente riconoscibili anche per il loro modo di nuotare: pinna dorsale ed anale infatti ondeggiano a sinistra e a destra alternativamente.
Le dimensioni dei Balistidi variano da 30 a 75 cm, a seconda della specie.
Pesci scatola (Ostraciontidi)
Questi pesci hanno la particolarità di possedere uno scheletro osseo esterno (chiamato carapace) che protegge l'intero corpo.
Esso è quindi rigido, con pochissime aperture (per occhi, bocca, coda e pinne). Non possiedono pinne ventrali.
Pesci palla (Tetraodontidi)
I pesci palla sono morfologicamente molto simili agli squali, comunemente note come pesce petone, i quali presentano grandi spine esterne sul corpo a differenza dei pesci palla che portano spine molto più sottili e generalmente nascoste che si possono osservare solo quando il pesce si gonfia a palla. Il nome Tetraodontidae deriva dalla lingua greca con il significato di "quattro denti" e si riferisce al fatto che i pesci palla presentano tutti 4 denti larghi fusi in due piastre, una superiore e una inferiore, utilizzate per rompere i gusci e le conchiglie di molluschi e crostacei, loro prede naturali.
La maggior parte dei pesci palla sono velenosi e alcuni sono addirittura tra i più velenosi vertebrati esistenti. In alcune specie, infatti, alcuni organi interni come il fegato, ma anche la pelle contengono la tetrodotossina una delle neurotossine più potenti conosciute.
Pesci istrice (Diodontidi)
Il corpo di questi pesci è largo, con dorso piatto, occhi sporgenti e muso provvisto di becco rigido. La pinna dorsale e l'anale sono piccole, arrotondate e sistemate vicino al peduncolo caudale. Le pettorali sono ampie e tonde. La coda è a delta.
La pelle di questo pesce è ricoperta di aculei cornei (derivati dall'evoluzione di alcune scaglie) ed è incredibilmente elastica: in caso di pericolo infatti i Diodontidi riempiono lo stomaco d'acqua trasformandosi in bizzarre "sfere" aculeate, risultando pericolosamente indigesti per un eventuale predatore.
Le dimensioni di questi pesci variano da 30 a 90 cm.
Pesci luna (Molidi)
I pesci luna sono i pesci ossei più pesanti e gli esemplari più grandi possono raggiungere un'altezza di 4,2 metri, 3 metri di lunghezza e circa 2.268 chilogrammi[senza fonte], superati in alcuni casi da squali e mante, che appartengono però alla classe dei cartilaginei. Questo pesce è caratterizzato da una forma allungata, ovaloide, molto compressa ai fianchi. La pinna caudale è formata da un'escrescenza carnosa (che parte dalla radice della pinna dorsale), la quale ha poca mobilità: la locomozione è affidata alle pinne dorsale e anale, opposte, simmetriche, robuste e allungate. La pinna pettorale è piccola e a ventaglio.
I denti sono fusi tra loro nella piccola bocca e formano una sorta di becco. Le aperture branchiali sono ridotte ad un buco, appena prima della pinna pettorale.
La sua pelle può raggiungere lo spessore di 15 cm. Essa ospita fino a cinquanta specie di parassiti e microorganismi, i quali possono provocare il fenomeno della bioluminescenza.
Si tratta inoltre di un pesce estremamente longevo: si ritiene che possa superare ampiamente i cento anni di età